Il Postino suona sempre due volte e non regala belle notizie alla Don Bosco Gaeta che, a ridosso delle festività pasquali, subisce il 25° stop stagionale.
Contro il Posta Fibreno al “Riciniello” arriva un’altra sconfitta amara, che lascerà probabilmente rammarichi anche davanti ad una bella fetta di Pastiera, perché i ragazzi di mister D’Amante sembravano avere tutte le carte in regola per aggiungere del fieno ad una cascina già povera di suo. Ed invece, nada.
Pochi ma decisivi gli episodi che hanno cambiato il vento di una partita iniziata sotto un cielo plumbeo e terminata baciata dal tramonto primaverile.
Il primo si presenta al 23’, su un calcio di punizione chirurgico di Simoncelli che trova, tra le tante maglie libere, la testa di Merolle regalando il vantaggio dei ciociari, impigliati nell’acerrima lotta con Formia e Terra di Cicerone per un posto sicuro nella prossima stagione di Prima Categoria.
La Don Bosco sfiora il pareggio flash con un potente tiro-cross di Guerra dal vertice destro che sbatte sull’incrocio e trova le fortunate mani di Conte, bravo ad evitare un pastrocchio.
Sul finire del primo tempo l’occasione da gol passa dai piedi di Bonomo AKA “Bonny”, che accoglie il suggerimento di Guerra su un invitante contropiede, aspetta il momento giusto per tirare tra le maglie avversarie in rientro e manca la traversa di un’inezia.
Il secondo episodio, quello più eclatante che ha “scaldato” probabilmente il match, arriva al 2’ della ripresa, quando una spinta su Di Schino non fischiata a centrocampo promuove l’azione personale di Njie, il quale si spinge fino in area e al momento del tiro entra a contatto con Zito. Il numero 8 ciociaro pare accentuare la caduta e il Signor Sciacchitano da Latina non ci pensa due volte ad indicare il dischetto.
Simoncelli non tradisce sulle palle inattive e spiazza Popa, ritrovando il gol già segnato domenica scorsa contro il Formia.
Cresce il nervosismo in casa Don Bosco, che ricomincia a tamburellare nella metà campo avversaria ed accarezza il primo gol con una mega rovesciata di Di Tucci purtroppo impattata senza l’egida del controllo.
D’Amante vede Barbato “abbottonato” tra i difensori rivali nel ruolo di “falso 9” e gli regala metri preziosi sulle fasce, affidando la responsabilità di pivot a Forlani.
La scelta sembra inizialmente pagare, perché il neo-entrato si rende subito pericoloso in area sfruttando le ripartenze proprio di Barbato e Guerra.
Quando sei costretto a rimontare, devi alzarti e per forza di cose mostri il fianco per gli attacchi avversari. Al 63’, infatti, il Posta Fibreno va a tanto così dal colpo del KO con una giocata di Recchia, il quale come avviene nella corsa “americana” del ciclismo su pista si fa trascinare dalla corsa di Nije per presentarsi tutto solo in area ad alta velocità; il numero 10 si smarca Popa e deve solo metterla dentro, invece arriva sul pallone con troppa leggerezza e colpisce il palo.
La partita è un gran calderone di emozioni vivaci che non trovano pace; al 66’ l’occasione da gol passa dai piedi di Barbato, che approfitta di un lancio in profondità da destra per entrare in area e trovare le mani di Conte.
Il forcing oratoriano viene premiato al 70’ con la rete di Alessandro L’Erario; il giovanissimo neo 17enne biancoceleste, entrato nella ripresa, si fa trovare pronto sulla ribattuta di Conte nata dal tiro di Forlani ed insacca in rete senza pensarci, regalando la speranza di remuntada alla Don Bosco.
Una remuntada che resta però a metà, perché all’80’ arriva l’ultimo episodio fondamentale del match; Conte, già in difficoltà fisiche per un presunto dolore al bicipite femorale destro, sbaglia un’uscita lasciando il pallone a disposizione di tutti in area; nella bolgia Njie si avventa aggressivamente sul pallone travolgendo nettamente Forlani, il quale lamenta un colpo alla testa. Ma per il Signor Sciacchitano non è fallo e si può proseguire.
Sul finale, Popolla tenta due conclusioni da lontano che non impensieriscono più di tanto la retroguardia ben sistemata dei ciociari.
Triplice fischio, il sole batte solo sulla panchina del Posta Fibreno che scavalca il Terra di Cicerone e a 3 giornate dal termine si trova in una posizione più privilegiata per puntare alla salvezza.
Per la Don Bosco, invece, la sconfitta odierna è uno dei tanti esempi di un’antologia stagionale complicata da leggere e spiegare. I ragazzi, come sempre, in campo hanno lasciato davvero tutto, ma ancora una volta gli episodi hanno decretato il buio oltre la siepe di una società non amata quest’anno dalla Dea del calcio.
Il club di patron Nino Arena tornerà in campo domenica 27 aprile in casa della P.C. San Giorgio.
Don Bosco Gaeta – Posta Fibreno 1-2 (0-1 dopo 1T)
23′ 1T Merolle (PF), 3′ 2T rig. Simoncelli (PF), 25′ 2T Ale. L’Erario (DBG)
Foto copertina di Antonio D’Ovidio