Audace, parla il “figliol prodigo” De Angelis

Pronti per la ripartenza anche in casa Audace. La formazione di mister Scarfini si prepara per la prima trasferta del girone di ritorno in casa dell’Itri Calcio di mister Ardone. In tema di ritorni e ripartenze non fà eccezione il rientrante De Angelis che ha dichiarato: “Sono qui per ripartire. Questa squadra può fare bene”L’Audace ha da sempre puntato alla valorizzazione dei giovani e lui è stato indubbiamente uno di quelli che ha saputo sfruttare al meglio questo “trampolino”, approdando in un club professionistico. Il giovane esterno difensivo classe 2002 Andrea De Angelis, lanciato dall’Audace verso il grande calcio, è approdato nella Primavera del Genoa la scorsa annata e poi quest’anno ha iniziato col Monterosi prima di fare un paio di mesi alla Vis Artena e tornare “all’ovile”: “Conosco benissimo questo ambiente e so che mi può dare quella tranquillità personale che avevo un po’ perso ultimamente. Non è un passo indietro per me, ma un modo per ripartire: tutto quello che ho fatto rimane e ora cerco di scrivere una nuova storia. Non ho affatto smesso di sognare un ritorno tra i professionisti” dice De Angelis.

Mister Scarfini

Subito dopo il giocatore parla dell’incontro con mister Daniele Scarfini: “Conoscerlo è stata una fortuna per me, ha la capacità di coinvolgere nel suo progetto tecnico sia i giovani che i più grandi”. Il giovane atleta, comunque, non vede l’ora di riassaporare il campo: “Stare oltre un mese senza gare ufficiali è durissima, come stare a digiuno forzato. Per fortuna la grande passione che ci muove non ci fa mollare: la speranza è di ripartire in modo regolare fino alla fine del campionato”. Sulle prospettive della squadra, De Angelis dimostra di avere le idee chiare: “Nell’ultima parte di stagione avevamo trovato un bel ritmo, anche se l’ultima sfida del 2021 contro l’Arce ci aveva lasciato l’amaro in bocca per un pareggio che ci è andato un po’ stretto. L’obiettivo di questa squadra, comunque, dev’essere di togliersi le migliori soddisfazioni possibili, acquisendo la consapevolezza di quello che siamo: siamo settimi, ma dobbiamo guardare avanti perché possiamo fare male a tutti”.

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