Dopo quattro turni di campionato nel sud pontino calcistico i campanelli d’allarme hanno preso a suonare. Inevitabile, verrebbe da dire. L’evidenza dei risultati e la classifica conseguente, senza trascurare la portata delle prestazioni domenicali, ha posto le formazioni che militano nel campionato di Eccellenza e che gravitano nell’area estrema della provincia pontina al cospetto di una situazione davvero imprevedibile ed invevitabilmente critica dal punto di vista sportivo.
Non a caso qualche panchina è già saltata, qualcuna traballa e di questo passo chissà cos’altro potrebbe succedere. Esageriamo? Forse. Una cosa però dovrebbe essere chiara e condivisa da tutti: una partenza di campionato così deludente da parte di tutte le formazioni del sud pontino non si era mai vista. Al momento tutte in zona retrocessione oppure in zona playout. Ricordate qualcosa di simile nel recente passato?
Gaeta, Formia e Monte San Biagio finora, non certo per scelta, hanno giocato una partita al contrario: anzichè gareggiare a chi spinge di più sul pedale dell’acceleratore, hanno fatto esattamente il contrario, ovvero avanzare in classifica con il freno a mano tirato.
Siamo solo alla quarta giornata, si potrebbe giustamente obiettare. Ma i segnali non vanno sottovalutati. Fondamentale l’analisi delle prestazioni per evidenziare le aree di criticità per stabilire una virtuosa correzione in corso d’opera. Tutte le formazioni in questa prima fase della stagione si trovano ad affrontare problemi di varia natura, si sa, ma ci sono squadre che hanno un bisogno maggiore e sopratutto urgente di capire la vera natura del problema per intervenire nel più breve tempo possibile e con l’efficacia richiesta e necessaria. Il tempo gioca a favore dei clubs, sia chiaro, ma solo per chi saprà prendere il toro per le corna e sbatterlo a terra. Altrimenti il suono delle campanelle è destinato a diventare assordante.
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