Domani al “Riciniello” si gioca il ritorno di Coppa Italia tra Gaeta e Terracina. Non abbiamo scoperto l’acqua calda, tranquilli, vi ricordiamo semplicemente un appuntamento che potrebbe assumere un valore specifico di un certo spessore. Non possiamo prevedere tra biancorossi e biancocelesti chi strapperà il visto per la semifinale ma, per tutta una serie di fattori, appare del tutto evidente che il pronostico pende dalla parte di Carlini e compagni.
E non fatevi ingannare dal momento delicato che attraversano i tigrotti in campionato, perché la voglia di riscatto rispetto alle ultime prestazioni, la volontà di allentare le tensioni recenti, il desiderio di rilanciarsi passando dalla manifestazione tricolore, per l’11 di mister Pernarella sul campo si trasformerà in un moltiplicatore dal punto di vista motivazionale e prestazionale. Di più. Per intascare il visto per la semifinale, lo spiega il regolamento, al Terracina potrebbe bastare anche un pareggio. Gli ospiti godranno del vantaggio di avere a disposizione due risultati su tre. L’unica eccezione in tal senso, attenzione, se al termine dei 90′ regolamentari le due squadre si trovassero sullo 0 – 0. Allora si procederebbe subito, senza passare dai supplementari, coi rigori e che vinca il migliore!
Per il Gaeta di mister Mancone, che deve rinunciare a Tataranno e Carnevale per squalifica, non sarà facile avere la meglio. E’ chiaro che giocarsi la qualificazione alla semifinale al “Riciniello” potrebbe risultare un elemento a favore dei padroni di casa. Non solo. Superare il turno, in prospettiva, fornirebbe a Natiello e compagni l’unico vero obiettivo oggi realmente alla portata. Ad alimentare le speranze dei biancorossi, oltre all’assunto che chiacchiere a parte le partite bisogna giocarle e vincerle sul campo, la tranquillità e la fiducia acquisita nelle ultime settimane, dove prestazioni e risultati sono dalla parte della truppa di mister Mancone. Se così non fosse, allora non si farebbero drammi.
Insomma una partita dove, ne siamo convinti, ci sarà da divertirsi e dove, alla fine, qualcuno dovrà masticare amaro.