Il suicidio di Israele, Anna Foa: “se venisse in Italia chiederei l’arresto di Netanyahu”

Aula magna del Nautico “Caboto” incapace di contenere la presenza del pubblico per pendere dalle labbra della professoressa Anna Foa, autrice del libro “Il suicidio di Israele”. Un titolo forte, che la scrittrice ha motivato ed illustrato nel corso della sua esposizione al cospetto di una platea particolarmente partecipe sia nell’ascolto che nel porre le domande alla prof.ssa Foa nella parte conclusiva della serata. Ad aprire l’incontro la prof.ssa Maria Rosa Valente, dirigente scolastica del Nautico “Caboto”, che ascoltiamo nel suo breve saluto:

L’autrice è stata affiancata e stimolata nella sua narrazione del testo da Francesco Villano, fondatore dell’Associazione Confronti, che nell’organizzazione della riuscitissima serata culturale si è avvalso della collaborazione di Teresa Noce e Mimmo Mallardi. Nelle sue risposte sempre precise e puntuali, Anna Foa ha sfogliato la sua opera parlando di quella che, a suo dire, per le scelte operate dall’attuale leadership israeliana risulterebbe essere il suicidio politico e strategico di Israele. Una presunta debacle iniziata prima dell’attacco terroristico di Hamas del 7 ottobre 2023 ma accentuata ed accelerata nella tendenza ritenuta autodistruttiva dalla risposta immediata e forte di Israele. Non a caso, il termine genocidio è stato ripetuto spesso dall’autrice nel corso della serata. Ma ascoltiamo la professoressa Anna Foa nell’intervista rilasciata al termine dell’incontro – confronto.