Pizi Sbotta contro l’arbitraggio citando Alessandro Manzoni: “…l’arbitro non si deve intendere libero e assoluto, ma legato dal diritto e dall’equità”
L’intenzione di scrivere qualcosa riguardo al trattamento che la classe arbitrale ci sta riservando c’è dalla prima giornata di questa stagione. Nonostante tutto, fino a quest’ultimo incontro abbiamo sempre rinviato e pensato che polemizzare non portasse a nulla. Quello che è accaduto oggi pomeriggio, però, è sicuramente qualcosa di surreale che una società non può accettare: una direzione di gara dell’arbitro e dei suoi assistenti designati, a dir poco infelice, che ha finito per rovinare in primis un evento sportivo, condizionando e danneggiando la nostra squadra anche per le prossime partite di campionato.
La nostra società, come tutte le altre, fa sacrifici enormi sia da un punto di vista economico che agonistico, affrontando al meglio questo difficile campionato, mantenendo in vita il calcio dilettantistico anche dal punto di vista sociale, cercando di rispondere al disagio giovanile che attanaglia le nostre comunità.
È inaccettabile che una persona che sceglie, perché nessuno lo costringe, di arbitrare a questi livelli non tenga conto di tutto questo e che con una specie di protagonismo disincentivi giocatori e società ad andare avanti.
Il direttore di gara ha commesso una escalation di errori che fanno sorgere qualche perplessità su temi quali la buona fede, l’imparzialità e l’equità a cui facevo riferimento sopra.
L’espulsione di 3 giocatori, con ben 12 ammonizioni nei nostri confronti, contro una sola ammonizione della squadra avversaria fa gridare allo scandalo. L’arbito con questo suo atteggiamento ha compromesso l’esito di tutta la gara (ricordo che negli ultimi 3 anni in serie D siamo sempre arrivati nella prima posizione del girone nella coppa disciplina). In particolare non ha mai sanzionato gli avversari nei loro interventi fallosi ed ha fischiato fuorigioco inesistenti nei nostri confronti, bloccando palesi azioni pericolose, annullando anche un gol. Un atteggiamento di saccenza nei confronti dei dirigenti della nostra società.
Non riteniamo che meritiamo di essere trattati in questo modo, è dalla prima giornata che notiamo qualcosa che non va, tanto che nella seconda giornata di campionato abbiamo preso addirittura una multa di €1.500 per futili motivi. Non permetteremo più a nessuno di trattarci in questo modo. Se verranno calpestati i nostri diritti saremo costretti ad abbandonare il campionato.
D’ora in poi non saremo più chiusi nel nostro silenzio accettando queste cose, ma perseguiremo tutte le vie possibili per evidenziare certi atteggiamenti che ledono la nostra società e il gioco del calcio tutto.
Chiamarci Nuova Florida non significa che dobbiamo essere considerati come Cenerentola nei confronti della matrigna e delle sorellastre, pertanto chiediamo di essere trattati alla pari di tutte le altre società!…Con rispetto!”.
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