Tutti per Enrico

Tutti per Enrico.

In tanti si sono ritrovati all’interno del Santuario di San Nilo Abate per confortare Serena, la sorella, e tutta la famiglia Mordacci per l’ultimo saluto ad Enrico. Amici, compagni di squadra e avversari di tante sfide sul campo di basket, colleghi di lavoro e semplici conoscenti, tutti stretti intorno ad una bara da fissare per fare i conti con un destino beffardo che non ha ammesso repliche. 

E’ toccato a don Luca Macera officiare il rito funebre per Enrico. L’identikit tracciato nell’omelia dal sacerdote ha prodotto un abito sartoriale cucito su misura per Enrico. Una narrazione fedele che ha ispirato anche l’invito-preghiera rivolto da don Luca ai fedeli: “la vita è troppo breve, meglio volare alto e concentrarsi sui veri valori che la vita di tutti i giorni ci propone”. Parole sante!

Tra uomini di sport, vista la partecipazione al rito funebre, lo si potrebbe serenamente paragonare ad una sorta di riconoscimento sportivo. Caro Enrico, avrai anche perso la tua battaglia contro il mostro, ma il campo ha premiato a pieni voti la partita che hai saputo giocare nella vita. Tra cestisti si direbbe, ci sia consentito, “è stato come vincere la finale all’overtime con una tua tripla a fil di sirena”. Adesso puoi andare in panchina per goderti il successo e il meritato riposo.