Eccellenza: si decide quasi tutto negli ultimi 90′

Si decide quasi tutto negli ultimi 90′. Fatta eccezione per il destino segnato per Racing Ardea e Nettuno, già retrocesse matematicamente, dal primato al playoff in testa e il playout in coda resta ancora tutto da decidere. Com’è accaduto nel pomeriggio nel confronto a distanza tra Terracina e Unipomezia, con la partita in campo giocata con l’orecchio teso dei giocatori alla tribuna in attesa di un segnale mentre in tribuna si guardava, con speranza e timore, continuamente il cellulare più che al terreno di gioco. Prepariamoci pertanto a vivere una situazione simile nell’ultima domenica di una stagione che, lo possiamo dire, non è stata certamente avara in termini di emozioni, imprevedibilità ed interesse.

Quando molti pensavano e spiegavano nei salotti televisivi che il Terracina, ad un certo punto, aveva poche speranza di riprendere la capolista Unipomezia, avevamo sostenuto che bisognava essere prudenti nelle valutazioni, perché la squadra di mister Mauro Pernarella, nei momenti di massima difficoltà, aveva sempre risposto nel modo migliore. Dopo il mancato blitz in casa del Roccasecca domenica scorsa, nel pomeriggio i tigrotti al “Colavolpe” non hanno sprecato l’occasione di effettuare il sorpasso in vista del traguardo. La squadra di mister Pernarella, a soli 90′ dal traguardo, ha il destino nelle sue mani. Non era scontato ma non ci meravigliamo. Noi!

Il tutto si somma e si concretizza inevitabilmente anche per effetto dei demeriti dell’avversario, l’Unipomezia nel caso specifico. Nel momento decisivo la compagine pometina ha incassato due sconfitte nelle ultime due giornate. L’ultima per mano di un Ferentino, allenato e trasformato dal terracinese Marco Di Rocco, che ha fatto un girone di ritorno pazzesco, da ammazza grandi. Gaeta compreso. Se vorrà alzare l’asticella nella prossima stagione, la squadra di mister Mancone dovrà trarre insegnamento dagli errori commessi e dai limiti emersi nel corso della stagione. La base c’è ma non basta. In un futuro magari più ambizioso, servirebbe aggiungere peso nella zona nevralgica del campo, alzare il livello di qualità tecnica per valorizzare l’idea di gioco e risolvere quei problemi in fase di finalizzazione che la classifica cannonieri evidenzia impietosamente. Senza trascurare, infine, una buona dose di personalità utile quando la partita conta e la palla diventa pesante.

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