Gaeta, una triennale d’Arte per lanciarsi come Capitale della Cultura

Si chiama Il blu e l’immensità del mare, in programma oltre 60 mostre nella cittadine del Golfo

Una triennale d’arte per rafforzare il progetto di Gaeta capitale italiana della cultura per il 2026.

Si chiama Il blu e l’immensità del mare, e trasformerà la cittadina del Golfo in un laboratorio di cultura moderna, permettendo alle iniziative artistiche di avere un ampio respiro che vada oltre quello dei mesi estivi e più turistici.

Ricco il patrimonio già presente a Gaeta, dall’epoca romana fino alla seconda metà del ‘700. Il percorso di iniziative andrà avanti fino al 2027, cercando di mixare l’arte contemporanea con l’antico, anche grazie al supporto delle nuove tecnologie, dalla progettazione di App ai sistemi di gaming, fino alla modellazione 3D di manufatti ed elementi architettonici.

Gli eventi previsti sono oltre 60.

Il primo appuntamento è a ottobre 2024 con Metamorfosi, con opere di Caravaggio, Tiziano e Botticelli solo per citare gli artisti universali che la comporranno,  in una mostra curata dal professor Carofano, docente all’Università di Siena, e che sarà ospitata dal Museo Diocesano. 

Ma si andrà avanti fino al 2027 con oltre 60 eventi che affiancheranno le esposizioni più importanti.

Gaeta Capitale permanente della Cultura è uno dei capitoli del dossier Gaeta Capitale della Cultura 2026, e cammina già sulle sue gambe, con l’obiettivo di fortificare l’immagine internazionale che la città del Golfo va costruendo pezzo a pezzo da anni per  farne un punto di attrazione: “Un laboratorio di cultura con iniziative di ampio respiro che vadano oltre i mesi estivi e più turistici”.

La proclamazione della capitale della cultura è attesa per il 29 marzo e Gaeta, insieme a Latina, è una delle dieci finaliste: chi vince avrà a disposizione un milione di euro, per concretizzare gli obiettivi dichiarati in sede di candidatura.

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