Il Terracina si ritrova in Coppa, il Gaeta fuori da imbattuta

Disco rosso per il Gaeta, verde per il Terracina. In semifinale di Coppa Italia vanno i tigrotti ma, dev’essere sottolineato, a condannare i biancorossi è intervenuto il regolamento tecnico. Nel braccio di ferro lungo 180′ tra andata e ritorno, sul terreno di gioco nessuna delle due formazioni è riuscita ad imporsi sull’altra nel punteggio. E se al “Colavolpe” il Gaeta aveva ben impressionato rispetto ai tigrotti, al “Riciniello” si è visto tutt’altro Terracina.

E non è stato facile, infatti, per il Gaeta oggi affrontare un Terracina che ha preso molto sul serio le criticità emerse nelle ultime settimane e, tra mercato ed opportuni correttivi tattici, ha disputato un quarto di Coppa Italia che potrebbe rappresentare l’avvio di nuovo corso per la formazione di mister Pernarella. Sono settimane, infatti, che il tecnico sottolineava l’esigenza di un certo tipo di giocatori. Non a caso con la presenza in campo del neo acquisto Pesce a centrocampo, dell’ex Gaeta Spirito sulla corsia di sinistra e di Zambruno dalla parte opposta del campo, i tigrotti hanno espresso un lavoro di copertura e contrasto che prima non si era visto. Per il Gaeta non è stato facile, soprattutto nel primo tempo, trovare spazi e soluzioni offensive. Solo nella ripresa, anche grazie all’ingresso in campo di Natiello, nell’alternanza vibrante e contagiosa del risultato, la partita ha assunto una connotazione meno tattica e più viscerale con un Gaeta che le ha provate tutte per ribaltare il risultato.

Ebbene sì, perché l’11 biancorosso ha avuto la forza di riprendere per due volte il Terracina e, nel finale, con Del Duca e compagni convinti di poter fare il colpo grosso, gli ospiti sono stati praticamente costretti a difendersi e soffrire fino all’ultimo secondo dei 95′ di gioco. E contro il Terracina visto all’opera oggi, sicuramente diverso dalla squadra poco brillante in azione nelle ultime settimane, per i padroni di casa equivale ad un vero e proprio riconoscimento sul piano prestazionale che, non a caso, all’uscita dal campo la tifoseria biancorossa ha compreso ed apprezzato dedicando alla squadra un applauso corale e convinto all’indirizzo della squadra.

A proposito di Mancone, espulso al termine del primo tempo, l’allenatore ha commentato così l’arbitraggio del signor Antonucci:

La nostra opinione sul direttore di gara? Ad oggi non all’altezza del compito assegnatoli.

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