NIente controsorpasso al “Colavolpe”

Niente controsorpasso al “Colavolpe”. Stavolta ilk risultato del campo è favorevole ai ragazzi di mister Casciotti che, dopo la rete di Curiale, hanno solo visto ma scacciato le streghe in classifica con Ippolito.

Primo tempo che manifesta nella forma e nella sostanza l’importanza della posta in palio. Sul terreno di gioco non si scherza e non si fanno complimenti, con le due squadre che nella ricerca o difesa della porta, nonostante la pesantezza del campo, alzano i giri del motore mentre la carrozzeria subisce e restituisce sportellate in quantità industriale.

Nelle difficili trame di gioco sviluppate e sviluppabili i ragazzi di mister Pernarella provano a sfondare sulle corsie laterali con Pagliaroli e Bellante. Meno decifrabile l’idea di gioco dei pometini con Regolanti, Lupi e Piro mai veramente pericolosi.

Insomma, tanta fatica per nulla. Un dato oggettivamente inconfutabile: Campagna da una parte e Borghi dall’altra sono i meno impegnati tra i ventidue in campo.

Le emozioni che scuotono la platea del “Colavolpe” strapieno nei settori riservati ai padroni di casa arrivano col contagocce. Al 26esimo Ramcesky atterra Pagliaroli in area, tutti si attendono che l’arbitro indichi il dischetto, ma si continua a giocare.

Al 40esimo un corpo a corpo Piro- Pesce fa salire la tensione alle stelle con le panchine che partecipano a “riportare il sereno” con Sossai e Piro ammoniti. È l’ultimo acuto di una partita che finora in termini di classifica non ha ancora lasciato il segno.

Si ritorn in campo con le due squadre che confermano le scelte iniziali e con una missione diversa da compiere: conquistare oppure consolidare il primato.

Goal di Curiale con dedica a Spillo

Al 58esimo il “Colavolpe” esplode di gioia. Pesce pesca sul secondo palo Curiale che non perdona nella correzione in porta. A questo punto il Terracina sarebbe primo in classifica. L’effetto goal dura poco, cinque minuti, perchè Ippoliti pareggia il conto con un diagonale deviato che inganna Campagna e finisce la corsa in fondo al sacco. Al sorpasso, insomma segue in controsorpasso.Tutto da rifare.

Il botta e risposta funge da anestetico per le due squadre e bisogna attendere 82esimo per assistere alla conclusione da piazzato di Celli con la sfera che sorvola la traversa. Si prosegue con tutta una serie di contrasti che esaltano la carica agonistica dei protagonisti in campo. Del resto i pometini vedono a portata di mano il traguardo mentre i tigrotti avvertono il trascorrere dei minuti come l’imminente tramonto di una scena che non corrisponde alla trama ideale in ottica campionato.

Dopo i tempi supplementari di Tivoli, su un campo stressante per muscoli e polmoni, le due squadre sono stremate. Si procede per inerzia, per la volontà ferrea di non perdere di vista gli opposti obiettivi. Inutilmente per tutti.

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