A Bronze: Gaeta verso Pescara, prima finale playout per i biancorossi

La trasferta in quel di Pescara può valere davvero tantissimo per la Polisportiva Gaeta del duo Antonio Viola – Luigi La Monica, quale si sta giocando la permanenza nel campionato di Serie A Bronze di pallamano attraverso la fase PlayOut.

In Abruzzo sarà la prima di due finalissime che attendono capitan Matteo Usai e compagni, i quali, stavolta con la formazione al completo, dovranno tornare a sfoggiare le prestazioni offerte contro formazioni del calibro di Monteprandone e Noci al PalaVenezia ma soprattutto ripetersi come la gara vinta sempre davanti al proprio pubblico contro la formazione di coach Nicola d’Arcangelo, proprio prossimo avversario, quale venderà cara la pelle dato che una possibile vittoria vorrebbe dire salvezza matematica dati i 2 punti conquistati grazie alla vittoria sull’Altamura, quali salirebbero a 4 ad una sola giornata dal termine.

Ma i gaetani sono ovviamente pronti a battagliare e non andranno in terra abruzzese per una passerella.

Memori dell’ultimo match che terminò con un 27-26 di misura anche grazie alla spinta del folto pubblico del PalaVenezia, i ragazzi del duo Viola – La Monica dovranno giocare al 200% e pensare di essere stati capaci di mettere in atto una rimonta tutta grinta, riuscendo ad imporsi dopo un primo tempo chiuso sotto di 3 reti con il Pescara che tornava negli spogliatoi sul 16-13 in loro favore.

Mentre tra le mura del Pescara terminò in favore dei padroni di casa con lo score di 38-35 contro un Gaeta battagliero ma allo stesso tempo rimaneggiato da alcune assenze importanti.

Tra le fila degli abbruzzesi, da tenere sotto osservazione i vari Di Pasquale (capocannoniere dei biancocelesti con 83 reti siglate nella regular season e 20 sigilli nelle 3 gare della poule retrocessione), Mucci, Ciarrocchi, senza dimenticare Martin, il rientrante Colleluori, Chakach tra i pali e compagni.

Fischio d’inizio previsto per le ore 17:00 di Domenica 21 Aprile al Pala San Giovanni Paolo II di Pescara in Via Aldo Moro, con direzione arbitrale affidata ai signori Patricelli – Ramoul.

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