Basket: I formiani Tomao e Vingione sul tetto più alto del mondo

La Nazionale Italiana di Basket con Sindrome di Down allenata da Giuliano Bufacchi si laurea campione del Mondo per la terza volta di fila dopo le edizioni 2018 e 2019. Nel mezzo, l’Europeo vinto nel 2021.

Fabio Tomao, Alessandro Greco, Davide Paulis, Andrea Rebichini, Alex Cesca, Francesco Leocata, Lorenzo Puliga e Chiara Vingione, unica donna del roster. A guidarli, coach Giuliano Bufacchi. Sono gli eroi della Nazionale Italiana di basket con sindrome di Down, che in Portogallo, a Madeira, si è confermata per la terza volta consecutiva la migliore al mondo, vincendo la finalissima contro l’Ungheria per 36 a 12.

Tra loro, appunto, anche i formiani Tomao e Vingione, già campioni d’Europa lo scorso Ottobre 2021 al loro debutto in Nazionale e militanti nella formazione del Basket 4ever Formia.

La società formiana ha espresso tutta la sua soddisfazione sulla propria pagina facebook ufficiale: “Progettare, lavorare con un obbiettivo e credere sempre in quello che si fa porta a risultati. Grazie a tutto lo Staff, ai ragazzi e alle famiglie che hanno dato fiducia al nostro progetto “Un Canestro da Favola Senza Barriere“.

Peraltro la società del Golfo venna da noi premiata all’interno della Kermesse “Primati & Delizie 2018” con il Premio Riviera di Ulisse “Per l’alto valore sociale dell’opera prestata a favore della comunità”.

Chiara, classe 1996, Campionessa d’Europa nel 2021, è la prima donna a vestire la maglia azzurra della Nazionale Italiana di Basket con Sindrome di Down.

Chiara Vingione

Fabio,ha debuttato in azzurro all’Europeo 2021 di Ferrara ed ora al suo primo Mondiale con la Nazionale Italiana di Basket con Sindrome di Down si è già laureato campione del Mondo. Classe 2004, è il più giovane del gruppo.

Fabio Tomao in azione con i colori della nazionale

Un successo storico e che conferma lo spessore di un gruppo che dopo i trionfi mondiali del 2018 e 2019 si era imposto anche agli Europei del 2021 (già vinti anche nel 2017, di fatto si tratta del quinto successo nelle ultime 5 competizioni).

Nei gironi, gli Azzurri avevano battuto proprio Ungheria (31-14) e Arabia Saudita (58-6) piegando invece in semifinale i padroni di casa del Portogallo per 20-14.

Nella sfida finale che ha sancito il trionfo dei ragazzi di Bufacchi, dopo una partenza difficile con il 6-2 di parziale dei magiari, Paulis e soci hanno ribaltato il punteggio chiudendo il primo tempo avanti 15-8 e concedendosi poi un terzo periodo praticamente perfetto e degno prologo di un quarto finale di pura accademia fino al 36-12 che ha chiuso il match.

Le parole di coach Bufacchi:
«Temevo l’Ungheria, a maggior ragione dopo averne misurato il valore nella prima partita del Mondiale. Proprio a seguito della nostra sfida, si sono presentati oggi con delle contromisure e all’inizio ci hanno sorpreso. Abbiamo però letto bene la partita, grazie anche al supporto tecnico di Francesca D’Erasmo e Mauro Dessì, fornendo indicazioni ai nostri ragazzi su come attaccare gli avversari. I giocatori hanno recepito alla grande e appena fatto il break, ci siamo anche rilassati. Abbiamo giocato molto bene, come volevo io, e sono felice di essere riuscito a utilizzare tutti anche in finale. Questo è il terzo titolo Mondiale, sicuramente è il più bello perché c’erano molte squadre di valore. Sono contentissimo, è una grande soddisfazione e non potrei volere di più».

Fabio Tomao (8) e Chiara Vingione (9) ascoltano le disposizioni di coach Bufacchi

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