Non capita di certo tutti i giorni di vedere un neo quindicenne segnare in prima squadra ed in un campionato di Serie A Bronze, se poi il goal viene realizzato dopo appena 10 secondi dall’ingresso in campo è ancora più emozionante.
Stiamo parlando di Matteo Prosdocimo, 15enne da appena un mese, ala della Polisportiva Gaeta di coach Antonio Viola, cresciuto nel vivaio del Gaeta Handball ’84 ed elemento di ottima prospettiva per doti tecniche, tattiche ma soprattutto caratteriali, quali lo hanno fatto integrare sin da subito nel gruppo dei seniores e diventare sempre più leader silenzioso ma grintoso nell’under 15 biancorossa di coach Matteo Usai grazie al suo rispetto di tutto l’ambiente e la capacità di farsi largo con i fatti e senza alzare mai la voce, rispettando le scelte degli allenatori.
Contro la Pallamano Noci, coach Antonio Viola lo getta nella mischia in un momento davvero difficile del match e lui ripaga subito con un gol da veterano, nonostante la giovane età.
Scalare di Uttaro da terzino destro verso sinistra, Matteo sale dall’angolo in maniera impeccabile e decisa, prende palla con sicurezza e non ci pensa due volte a tirare sulla testa di Mastroscianni vedendo l’estremo difensore con le mani basse e trova il pertugio giusto per trafiggere il portiere esperto ed ex Conversano Fondi tra le altre, quale rimane di stucco per la bravura del numero 2 biancorosso ma che a fine partita con enorme Fair Play si lascia immortalare sorridente insieme al giovane Prosdocimo e si complimenta con lui, per un gol ed un ricordo che gli rimarrà scolpito in mente e nel cuore per sempre.
Non contento, il giovane Prosdocimo dopo il 19-13 e dunque il -6, recupera anche un pallone prezioso in difesa con grinta ed astuzia, durante lo strabiliante 7-2 biancorosso che porta gli uomini di Viola dal -8 al -3.
Infine nelle battute finali accarezza la gioia della possibile doppietta quando su lancio preciso di D’Ovidio si fa trovare pronto in posizione di ala destra ma sapientemente effettua un cambio di gioco verso l’ala sinistra, dimostrando nuovamente lucidità ed intelligenza tattica poiché chiuso dal difensore al momento del possibile tiro in porta.
Volare basso (tranne in controfuga quando bisogna davvero volare e la mentalità è già quella giusta) e continuare ad allenarsi sodo dovranno essere le chiavi per proseguire su questa strada, con umiltà e tanta cultura del sacrificio; caratteristiche che stiamo venendo nel giovane Jannik Sinner, il quale vuole trasmettere proprio queste peculiarità per arrivare ad alti livelli ed essere da esempio per le generazioni di oggi e del domani.
Complimenti Matteo, che sia il primo di tanti gol!
Ora vogliamo un gol al PalaVenezia per fare esplodere di gioia il pubblico di fede biancorossa, quindi sotto con gli allenamenti (ovviamente dopo lo studio, SEMPRE).
E mi raccomando, non palleggiare tra i 6 e 9 metri in controfuga altrimenti le urla di coach Viola arriveranno fino in Oceania.
“Maledetto quel fornaio che ti cuoce il pane” – cit.
Per SportGaetano.tv, Antonio D’Ovidio