Tensione in casa Gladiator: tifosi bloccano l’accesso alla squadra. Intervengono le forze dell’ordine

Ha del clamoroso quello è successo ieri a Santa Maria Capua Vetere. Stanchi dell’ennesima vittoria mancata, circa una cinquantina di tifosi dei gruppi ultras Brigata Spartaco e Black Blue Inside hanno atteso l’arrivo della squadra dalla trasferta di Ardea ed in questi minuti stanno negando l’accesso all’impianto a squadra e staff tecnico del Gladiator.

I tifosi si sono barricati davanti al portone d’ingresso del “Piccirillo” ed hanno chiesto l’esonero o le dimissioni dell’allenatore Clemente Santonastaso, ritenuto il colpevole dell’attuale situazione di classifica e di un periodo di quasi due mesi senza successo.

Sul posto sono giunte le pattuglie della Polizia, dei Carabinieri e dei vigili urbani, che si stanno sincerando della situazione.

Nessun gesto di violenza nei confronti dei tesserati neroazzurri, i sostenitori della parte più calda della tifoseria sammaritana si sono letteralmente schierati davanti al portone e negano l’ingresso a chiunque.

SANTA MARIA CAPUA VETERE – Dopo quasi due ore i tifosi del Gladiator sciolgono la barricata e mettono fine alla rivolta. E’ durata oltre cento minuti la protesta dei sostenitori più caldi della tifoseria sammaritana, che fanno parte dei gruppi ultras Brigata Spartaco e Black Blue Inside, i quali si sono posizionati davanti allo stadio “Mario Piccirillo” di Santa Maria Capua Vetere, a partire dalle 19.30, ed hanno negato l’ingresso a squadra e staff tecnico, di ritorno dalla trasferta di Ardea.

LA CRONACA. Gli unici dirigenti neroazzurri presenti hanno mediato con i tifosi, anche grazie all’aiuto delle forze dell’ordine (presenti pattuglie di Polizia, Carabinieri e vigili urbani) e dopo quasi due ore sono riusciti a calmare gli animi.

Solo alle 21, 21.15 i supporters hanno deciso di andare via e consentire, alla spicciolata, l’entrata dei calciatori e dei membri dello staff tecnico che sono saliti sulle proprie auto, parcheggiate nel cortile del “Piccirillo”, ed hanno fatto ritorno a casa.

E’ stato scelto questo atto forte per mettere la società di fronte ad una società, dopo che l’esasperazione per il settimo risultato senza successo (manca dal 6 dicembre contro la Nocerina) è giunta al colmo. Già da due settimane la frangia più estrema della piazza chiede la testa dell’allenatore Clemente Santonastaso, ritenuto il colpevole della discesa in zona play-out e di un periodo d’astinenza che dura da quasi due mesi.

SANTONASTASO A RISCHIO. Fino all’ultimo gli ultras hanno intimato al tecnico maddalonese di dimettersi od alla società di esonerarlo, ma stasera Santonastaso ha riferito fuori al “Piccirillo” di non avere alcuna intenzione di fare un passo indietro mentre i presidenti Salvatore Aveta, Mattia Aveta e Giacomo De Felice non erano presenti e non hanno preso alcuna decisione.

Ciò ha infastidito ancor di più la tifoseria che accusa il sodalizio sammaritano di essere stata assente oggi e di non avere coraggio nel prendere provvedimenti, in una situazione di classifica che è ritenuta deficitaria. Probabilmente domani sarà una giornata cruciale per le sorti del trainer che rischia l’esonero.

E se non dovesse accadere, il braccio di ferro tra società e tifosi potrebbe vivere nuovi capitoli pericolosi.

Foto di repertorio.

Fonte: sportcasertano.it

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