Al Liceo Classico torna la “Notte Nazionale”

Ne abbiamo avvertito l’assenza e diciamolo, si è fatta attendere e desiderare, ma ora è pronta a riprendersi il posto che merita. E’ la “NOTTE NAZIONALE DEL LICEO CLASSICO”. Un ritardo compresibile il suo, giustificato verrebbe da dire, visto che l’appuntamento ha rischiato di saltare anche nell’edizione 2021, sempre e solo a causa del coronavirus.

E con la scuola che riapre le porte, a consolidare il desiderio di normalità che attraversa tutti noi, eccezionalmente a chiusura di anno scolastico, il Liceo Classivo “Vitruvio Pollione” di Formia presenta l’edizione 2021.

Appuntamento fissato per venerdì 28 maggio 2021, dalle ore 16.00 alle ore 20.00, si svolgerà la 7ª
edizione della “Notte nazionale del Liceo Classico”, uno degli eventi più innovativi e
significativi della scuola degli ultimi anni: saranno coinvolti circa 300 licei classici su
tutto il territorio nazionale, un numero altissimo se consideriamo le condizioni di
emergenza sanitaria in cui ci troviamo e che hanno pregiudicato e messo a dura prova
la normale attività didattica.
Ricorderemo quest’anno, come quello precedente, come uno dei più funesti della
nostra storia recente. Una pandemia, quella scatenata dal Coronavirus, che, oltre alle
vittime e all’elevatissimo numero di contagi, non solo ha travolto il settore sanitario,
l’economia, le attività sportive, culturali e di aggregazione sociale, ma anche la scuola,
che ne ha risentito negativamente in termini di propagazione del sapere, formazione
degli studenti, maturazione della personalità di questi ultimi. In una realtà così
capovolta la tentazione di mettere a tacere per quest’anno la Notte Nazionale del Liceo
Classico è stata grande. Ma alla fine, forti del messaggio e degli insegnamenti di
resilienza che proprio i nostri classici ci hanno insegnato e ci continuano a insegnare
giorno dopo giorno, abbiamo deciso di esserci.
Nata per dimostrare in maniera evidente che il curricolo del classico sia ancora
pieno di vitalità, popolato da studenti motivati, con abilità e competenze che
oltrepassano di gran lunga quelle richieste a scuola, la Notte Nazionale del Liceo
Classico ha oggi fatto breccia nell’opinione pubblica, ha contribuito in maniera
rilevante a focalizzare l’attenzione dei media e della gente comune su quello che è il
fiore all’occhiello del sistema scolastico italiano. E ha probabilmente fatto sì che si
determinasse quell’inversione di tendenza nelle iscrizioni al liceo classico che ormai da
“e quindi uscimmo a riveder le stelle”
qualche anno hanno ripreso a salire a livello nazionale.
La Notte Nazionale del Liceo Classico, a sostegno della quale è stato
nuovamente confermato il partenariato di RAI Cultura e RAI Scuola, quest’anno più
che una festa vuol essere una testimonianza: un modo alternativo e innovativo di fare
scuola e di veicolare i contenuti; un puntare su una formazione di natura diversa che
non va a sostituire quella tradizionale, ma le si affianca in maniera produttiva e proficua.
Nei giorni che hanno visto il faticoso ma tenace formarsi dello Spettacolo, cui
gli studenti hanno dato corpo via via, – indossando i panni dei musicisti, dei cantanti,
degli attori, degli autori dei testi -, i locali della scuola sono stati finalmente ripopolati
dagli alunni, dalle loro gioie colorate di purezza, dalle loro grida chiassose, dai loro
movimenti, dai loro sorrisi vivaci. Non c’è stata mascherina capace di nascondere i
volti dei ragazzi trasformati da una rinnovata gioia di vivere, lottare, credere, sperare.
Così recita un testo scritto da un’alunna: “Ad un certo punto arriva il giorno in cui ci
si alza al mattino con occhi diversi. Ci si affaccia alla finestra e si scorge il Sole lì nel
cielo, il quale nonostante sia ancora dotato di una luce fioca, splende tra le nuvole del
mattino. Ma pian piano le nuvole lasciano il posto al suo bruciante chiarore, perché il
Sole era lì e non ha mai smesso di lottare. Non ha mai smesso di mostrare il suo valore.
Il Sole ci credeva e, seppur da solo, è rinato dalla notte oscura. Perché a volte bisogna
prima un po’ morire per poter rinascere”.
Lo Spettacolo si presenterà come un corpo unico di poesie, pensieri, musiche,
canti, fluiti come una marea montante dal cuore e dalle menti degli studenti, che presisi
idealmente per mano, dopo aver lottato instancabilmente da soli, hanno deciso di
vincere insieme, in assoluta unità di intenti, abbracciando da subito nel loro cerchio
vitale anche gli studenti della terza media. Questi ultimi, frequentanti il corso di
avvicinamento al greco da poco conclusosi nel nostro Liceo Vitruvio Pollione, saranno
per la prima volta coprotagonisti sulla scena degli alunni liceali, con i quali si
prefiggeranno l’arduo ma non impossibile scopo di segnare una Rinascita nei cuori di
chi sarà spettatore, di aprire una porta sull’oscurità per far emergere la Luce.
Gli studenti, gli educatori e le famiglie torneranno a ricordarsi che lo studio
seppur faticoso, a tratti privo di “senso”, può divenire per ogni giovane una preziosa
possibilità di riconoscersi e scoprirsi ricco di grandi talenti e sopite potenzialità: la
preoccupazione cederà il passo alla gioia di Essere e fare cultura, al piacere della
condivisione, alla consapevolezza del profondo valore di creare il Nuovo.

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