Giovani emergenti in casa Asd Gaeta 2010

Ritorniamo a parlare di Asd Gaeta 2010. Della positività della prestazione in quel di Monte San Biagio per la squadra di mister Bellamio abbiamo già detto, mentre oggi l’attenzione si rivolge essenzialmente su individualità emergenti del collettivo biancorosso.

Partendo proprio dal numero uno, l’estremo difensore della porta gaetana nelle ultime cinque giornate, il giovanissimo classe 2005 Maurizio Zuccaro. Chi semina raccoglie, dice il detto, che trova puntuale conferma nella crescita di un ragazzo che al momento opportuno ha saputo cogliere l’occasione per valorizzare il lavoro svolto negli anni con il preparatore dei portieri Roberto Fiorenza.

Roberto Fiorenza

L’infortunio di Cardoso ha catapultato tra i pali Zuccaro chiamandolo a difesa della porta di una formazione che sta guidando con merito la classifica riservata alle seconde della classe. Una responsabilità che il portiere ha affrontato con la giusta carica di adrenalina ma sopratutto con risposte sempre più convincenti sul campo. Al punto, ed è questo il valore aggiunto, che oggi mister Bellamio ha la totale consapevolezza che una volta recuperato Cardoso, al momento opportuno avrà a disposizione una scelta sicura in più anche tra i pali. E sappiamo bene quali potrebbero risultare i vantaggi di poter schierare a difesa della porta un under al momento di scegliere l’11 da mandare in campo.

Un tempo, quello che il ragazzo ha vissuto e sta vivendo da protagonista con la divisa biancorossa, che ha portato in dote anche la classica ciliegina sulla torta. Valore chiama valore: così la presenza e le prestazioni sul terreno di gioco hanno catturato l’attenzione dei selezionatori regionali e così Zuccaro è stato inserito a pieno titolo nella Rappresentativa regionale Under 18 pronta a partecipare al Torneo Internazionale “Roma Caput Mundi”. E’ tutto? No. Su Zuccaro si stanno concentrando sempre più gli occhi di società professionistiche.

Un percorso virtuoso, quello di Zuccaro, nella positività di una squadra che, anche a livello di collettivo, sta raccogliendo il frutto di un lavoro non casuale dove non alberga l’improvvisazione. Un riverbero quello del campo che trova origine nelle scelte di una società, quella del presidente Francesco Di Cecca, premiata in questo caso da scelte e da un lavoro partito da lontano ma produttivo.

Si può fare meglio? Certamente! Ma di questo parleremo domani perchè, si sa, ogni rosa ha le sue spine.

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