Il Terracina non va oltre il pari col Teramo

Il Terracina non va oltre il pari col Teramo. L’1-1 non gioca a favore in ottica qualificazione ma ai tigrotti non si può rimproverare nulla dal punto di vista della volontà e dell’impegno profuso.

Primo tempo a spizzichi e bocconi. Tanto è vero che le due squadre si osservano con la dovuta cautela ma, già al 6′, si manifesta una buona occasione per il Terracina con Rosania fuori tempo nello stacco aereo per la correzione a rete sulla parabola ispirata da Carlini. Il capitano dei tigrotti si mostra subito tra i più attivi e lucidi ma non trova grande collaborazione in fase di costruzione se non in Pagliaroli sulla corsia di destra. L’unica praticabile in assenza di bomber Bellante sostituito a sinistra da Camara che, si sa, esprime caratteristiche ben diverse. Dall’altra parte del campo gli ospiti replicano con Esposito che cicca da posizione favorevole al 17′. Un avvertimento visto che lo stesso chiama alla risposta in tuffo Martinelli sul diagonale velenoso indirizzato sul secondo palo al 28esimo.

Dall’avvertimento al brivido il passo è breve. Un tremito che attraversa la tribuna e che anticipa il freddo che sta per calare improvvisamente sul “Colavolpe” a distanza di 60″, esattamente il tempo che trascorre prima del vantaggio per la formazione di mister Pomante con Massarotti, lasciato libero di offendere imparabilmente con un destro di collo piede imparabile per Martinelli.

Il sole, il caldo, rincuora e rigenera la straordinaria platea biancoceleste nel momento in cui Curiale, pescato dal solito Carlini, anticipa il difensore diretto per la girata a rete allo scoccare del 30esimo. Il pari a tempo di record galvanizza tutti, soprattutto Carlini, che entra pesantemente nel match con una presenza diversa, adesso si fa vedere, trovare e si rende costantemente pericoloso. Solo una gra parata di Negro gli toglie la gioia della doppietta sul missile terra-aria indirizzato a fil di palo al 32′. Il Terracina di mister Pernarella ci crede e spinge nelle battute finali di tempo. Ci provano prima Petruccelli quindi Celli ma le traiettorie ben indirizzate incrociano ostacoli insuperabili nella retroguardia ospite.

Nella ripresa cala il ritmo e l’intensità per le due squadre. L’11 di mister Pomante non ha nessun interesse a spingere, l’1-1 potrebbe andare bene nell’ottica dei 180′. Ci si attenderebbe una spinta maggiore dai tigrotti che, al 71esimo, giocano la carta Bellante. Il capocannoniere del girone “B” si prende la corsia sinistra con Camara che scala in mediana al fianco di Pesce. Ma il primo acuto della ripresa arriva ancora una volta dalla destra, corre il 71esimo e Pesce serve l’assist a due passi dalla porta a Carlini, lasciato libero di colpire, ma sorprendentemente goffo nella correzione in porta.

Segue tutta una serie di tentativi a vuoto con il Terracina che ci prova e la formazione ospite impegnata e schierata a difesa del risultato utile. Non funziona neppure la mossa Bellante, costretto per motivi fisici da verificare ad abbandonare il campo dopo pochi minuti dall’ingresso in campo.

Alla fine non succede nulla di più con la strada che porta alla semifinale di Coppa Italia in salita per il Terracina in discesa per Teramo. Così vorrebbe la formula ma, si sa, il calcio giocato è fatto per ribaltare pronostici con molta facilità.

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