Un cappellino speciale

La scaramanzia è una forma di superstizione – si legge su Wikipedia – secondo la quale alcune frasi o gesti attirerebbero o allontanerebbero la fortuna o la sfortuna. Lo Sport, in tutte le sue espressioni, nella sua lunga storia ha fatto e continua a fare largo uso della scaramanzia. Una pratica soggettiva che distingue gli attori protagonisti nel rispettare rigorosamente riti, gesti, l’uso maniacale di oggetti di varia natura, oppure un rigoroso rispetto dell’abbigliamento da indossare in determinate situazioni di gioco.

Nel calcio chi non ricorda il leggendario Trapattoni mentre versava acqua santa sotto la panchina? E proprio tra gli allenatori del variegato pianeta calcio dei dilettanti, ancora ieri al “Riciniello”, abbiamo avuto la “prova” che anche mister Fabio Gerli non sfugge alla …scaramanzia.

Guai a fare a meno del ….cappellino. Sempre lo stesso, come dimostra la foto ai tempi del Terracina Calcio ……

Passano gli anni, si cambiano le squadre ma…il cappellino rimane saldamente al suo posto

Ma ancora prima, nel 2016, proprio ad Anagni

Riecco il cappellino alla guida dell’Audace

Ma torniamo al “Riciniello”, dove l’Anagni ha aperto la crisi del Gaeta vincendo la quarta trasferta di fila della stagione.

Inizia la partita e mister Gerli indossa regolarmente il suo cappellino

Una volta in vantaggio, per il caldo, ad un certo punto stranamente il tecnico dell’Anagni decide di fare a meno del suo portafortuna.

Ma non dura. Parisella spedisce la palla a filo di palo, De Crescenzo manca un aggancio a due passi dalla porta e Gerli, avvertito il pericolo, non ci pensa due volte e si…rimette il cappellino. Indubbiamente usurato, quasi cade a pezzi, ma guai a farne a meno. A maggior ragione quando il verdetto del campo è favorevole!

Risultati e classifica danno ragione al cappellino, quindi…..

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