Avviamo la nostra riflessione con una domanda precisa: il Gaeta ancora non si è completamente ripreso dalla sberla col Sora? Forse qualcosa di più di una domanda, perchè stando a quello che certificano i numeri nelle cinque successive partite di campionato sarebbe lecito pensare che la sconfitta, soprattutto per le modalità, abbia lasciato il segno sulla pelle di capitan VItale e compagni.
Stiamo ai fatti. Prima del big match del “Tomei” l’11 di mister Andrea Bellamio aveva mantenuto lo stesso passo dell’attuale capolista: sei vittorie e una sconfitta per 18 punti complessivi.
Veniamo ora al rendimento registrato nel post Sora: due vittorie, un pareggio e due sconfitte per un parziale in termini di punti da sommare in classifica pari a 7 punti. La differenza si vede e si sente eccome!
Un rendimento l’ultimo assolutamente inferiore rispetto al passo retto nelle prime sette giornate quando addirittura, lo ricordiamo, la formazione gaetana usufruiva di una rosa che allora registrava l’assenza per indisponibilità di giocatori importanti quali Galasso, Di Vito e Zonfrilli.
La conseguenza impone per il team biancorosso, ma classifica alla mano per tutte le altre squadre, realisticamente parlado la prosecuzione del torneo con l’unico obiettivo di puntare al secondo posto. E viste le distanze che separano le formazioni che inseguono attualmente in graduatoria (raccolte in una manciata di punti), oltre ad individuare nella mancanza di continuità nel rendimento il tallone d’Achille delle stesse, rende amplissima la platea delle squadre candidate per l’unico posto utile in chiave playoff.
Come abbiamo ipotizzato, insomma, alla 13esima giornata nel girone “B” di Ecellenza si giocano due campionati in uno: quello del Sora, che va per conto suo, e l’altro, per tutti coloro obbligati a fare della piazza d’onore l’unico obiettivo oggi disponibile.
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