Gaeta: metodo dello specchietto, truffato un 44enne

I carabinieri della Tenenza di Gaeta, a conclusione di indagini, hanno denunciato in stato di libertà due uomini – un 45enne ed un 25enne della Provincia di Napoli –  i quali, con il cosiddetto metodo dello specchietto, inducevano la vittima – un 44enne di Gaeta – a fargli un bonifico di euro 200 a ristoro del danno dello specchietto della propria autovettura, di fatto mai avvenuto.

Cos’è la truffa dello specchietto

La truffa dello specchietto è una pratica semplice ma micidiale: il malvivente finge che il suo specchietto sia stato rotto dalla vostra vettura in marcia, in modo da farsi dare i soldi in contanti per riparare il danno. È una scelta “furba” per i truffatori, perché lo specchietto è in assoluto la parte più sporgente dell’auto e quindi è l’estremità più scelta. Comunque, truffe simili vedono ammaccature sulla fiancata al posto dello specchietto, ma il succo è sempre lo stesso: vi diranno che il danno è stato causato da voi.

I ladri agiscono in modo molto elementare: da una vettura ferma, o comunque in marcia lenta, il malvivente lancia palline di plastica o gomma, o piccoli sassi, sulla fiancata del malcapitato prescelto, in modo da fare un rumore abbastanza percettibile. In seguito, l’auto dei ladri si avvicina e i malviventi chiedono al leso di venire a constatare il danno che secondo loro è stato da lui arrecato: di solito, appunto, lo specchietto rotto.

Dopo la constatazione, i malviventi chiedono al truffato un risarcimento in denaro immediato e in contanti, in modo da evitare la burocrazia e accelerare i tempi. Naturalmente, non viene chiesto con gentilezza, ma in modo abbastanza minaccioso e, tra l’altro, la cifra richiesta per finirla lì non è molto economico: infatti, per evitare qualsiasi grana, l’automobilista leso fa vedere tutte le banconote che ha con sé e che il ladro valuta a seconda del danno.

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