Prima Categoria: Don Bosco Gaeta, il tuo destino si deciderà ai Playout

Fumata nera al “Riciniello”: discorso salvezza rinviato per la Don Bosco Gaeta.

I ragazzi di mister Giuseppe Medina si fermano sull’1-1 contro la vincitrice del girone H, Città di Ceprano, e saranno costretti a giocarsi la permanenza in Prima Categoria nella finale playout di domenica prossima sempre in campo amico contro Scauri Marina che, vincendo 2-0 al “Pirae” sul Castelforte, è tornata a 8 punti di distacco, quanto basta per guastare la giornata alla società oratoriana.

La cronaca

Il match si apre immediatamente tra le polemiche con un rigore negato a Bonomo dopo un blocco irregolare di Papa. 

Forlani, schierato titolare fin dal primo minuto, prova al 6’ a sorprendere il portiere Susa con un pallonetto che trova i guanti del numero 12. Il capocannoniere Bottoni si fa minaccioso 2’ dopo in area fallendo da due passi il tiro del vantaggio ospite.

La Don Bosco è logicamente più propositiva di Ceprano, ma non coglie le occasioni al balzo, specialmente con il generosissimo e dinamico Romano; l’attaccante, protagonista a Castelforte, ha sul piatto d’argento tre possibilità di marcatura al 14’, 27’ e 36’, ma il tandem controllo-equilibrio-potenza non sono abbastanza per superare Susa. 

Anche Fiorillo viene messo alla prova dall’altra parte del campo, quando al 33’ Iacovacci su cross tenta l’incornata sul lato destro. Il primo portiere oratoriano è una garanzia in area e mantiene l’ordine difensivo col supporto eccellente della coppia di centrali Di Tucci-Popolla. 

Proprio Di Tucci al 39’ si trova tra i piedi forse la più ghiotta chance del primo tempo; il capitano riceve il suggerimento di petto di Romano, ha il tempo di aggiustarsi il pallone ma con il sinistro spara alto.

Nessun recupero, dopo 45’ si va a riposo con reti bianche. Intanto Scauri ha già messo la freccia contro Castelforte e si pregusta i Playout. Aumenta la pressione sulla Don Bosco.

I locali riprendono le operazioni in campo con fare minaccioso; ne è la prima prova la serie di dribbling di L’Erario che imbarazza la difesa gallonera ma non trova il finale meritato, a causa di un debole tiro finito a qualche centimetro dal secondo palo. 

Al 50’ il solito Romano dialoga con Cardellicchio, si trascina il pallone sul destro però in una posizione troppo angolata e non trova lo specchio della porta. Al minuto successivo, lo stesso Romano protegge palla spalle alla porta, tenta l’acrobazia ma una deviazione gli smorza la pericolosità della giocata.

Ceprano, con i neo-entrati Mattone e Scala, cerca di colorire la partita provando qualche incursione con palla a terra: Popolla è attento in area al 57’ ed evita per il momento sorprese.

Sempre Popolla corre nell’altra metà campo e si propone come attaccante aggiunto facendosi anticipare di un’inezia al 60’ su cross rasoterra di Romano. 

Al 67’ tornano a tremare i cuori gaetani quando una rasoiata di prima intenzione di Fantasia supera come un missile tutta la difesa e termina a pochissimi centimetri alla sinistra di un Susa in volo. La porta sembra stregata e il clou deve ancora arrivare.

Medina butta nella mischia Albano, insieme a Faiola al posto di Cardellicchio e Fantasia, e lo statuario pivot oratoriano rischia subito di segnare al 70’. 

Un minuto più tardi Di Tucci riprova a sfidare la sorte venendo nuovamente respinto. Stavolta è il palo che nega al Capitano la gioia di un flashback del match vincente contro Castelforte.

Al 76’ e 78’ i padroni di casa continuano l’assalto mancando lo specchio con Albano e L’Erario. La maledizione continua.

Si entra negli ultimi 10’ di gioco e Ceprano approfitta della spinta ultra-offensiva oratoriana per rifarsi minaccioso. Fiorillo deve compiere una prodezza in scivolata sul primo palo per privare il gol a Mattone intorno all’82’. 

Più passano i minuti e più l’ansia prevale sulla lucidità dei locali, che oltre a guardare alla rete avversaria devono osservare indietro negli specchietti verso la propria porta. Fiorillo infatti deve esibire all’87’ una spettacolare acrobazia per spazzare il potente tiro diagonale di Tasciotti. 

Il dramma raggiunge l’apice all’89’, quando da un cross di un’altro subentrato Carlini arriva il colpo di testa di Mattone, lasciato sorprendentemente solo, che paralizza la difesa gaetana e si insacca alla sinistra di un sorpreso Fiorillo. Ceprano trova lo 0-1.

Potrebbe essere il colpo del K.O. e invece la Don Bosco rimette la testa bassa con un sussulto d’orgoglio per cercare il pareggio della speranza. A complicare le cose sono i 3’ di recupero assegnati dall’arbitro Bernardi. 

Da un prelibato cross dalla fascia sinistra di Guetari, Albano sbaglia clamorosamente un gol già fatto sottoporta al 90’.

Albano si rifà un minuto più tardi, quando si procura un calcio di rigore e lo trasforma spiazzando l’estremo difensore. C’è ancora una speranza, seppur residua. Bisogna crederci fino alla fine.

Bonomo trova spazio, crossa in area e per una questione di centimetri non trova Albano in scivolata. Mancano pochissimi secondi, Romano butta in area un altro pallone invitante; ci arriva sempre Albano ma il suo colpo di testa si impenna e diventa un innocuo pallonetto per Susa. Stavolta è finita…

Arriva il triplice fischio, cala il gelo sul “Riciniello”. La disputa salvezza si deciderà definitivamente domenica 12 maggio sempre a Gaeta. Dove la Don Bosco dovrà vincere o pareggiare se vorrà restare per il 13° anno consecutivo nella Prima Categoria.

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