Cosa dice il vuoto, meglio il baratro, alle spalle della capolista Sora? Diciotto vittorie di fila segnano sia il nuovo record della categoria ma, con 18 punti di vantaggio sulla seconda, ci dicono anche che alla forza indiscussa ed indiscutibile della squadr di mister Ciardi sia necessario sommare la diffusa mediocrità generata alle sue spalle.
Domenica dopo domenica assistiamo da settimane ad un continuo saliscendi nella curva prestazionale e dei risultati conseguenti delle squadre che vanno dal secondo posto in giù. Chi fa una giornata un passo avanti la successiva segna subito un passo indietro. Solo così si spiega prima la fuga della capolista e dopo la forbice sempre più dilatata tra testa del girone ed il resto del raggruppamento.
Non c’è una squadra alle spalle della capolista, una, solo una, che finora abbia fatto della continuità di risultati un fattore per determinare un elemento di azione propulsiva in grado di generare un distiguo nel rapporto di forza sia in campo che in classifica. Una sorta di equilibrio cristallizzato che ha generato e continua a produrre imprevedibilità di risultati ogni settimana e con essa quella diffusa mediocrità che regna sovrana sui quasi tutti i campi e che, classifica alla mano, distingue il Sora da tutte le altre formazioni.
E di questo passo, oltre a macinare record, Costantini e compagni sembrano davvero avviati a battersi nuovi record legati alla categoria. Bravi loro ma qualche riflessione qualcuno la dovrebbe pur avviare.
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